RITIRO ON LINE
marzo - anno del Signore 2003
       Quaresima
Ti auguro un'oasi di pace

La strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle
e la rugiada bagni sempre l'erba su cui poggiate i passi.
E il sorriso brilli sempre sul vostro volto.
E il pianto che spunta sui vostri occhi sia solo pianto di felicità.
E qualora dovesse trattarsi di lacrime di amarezza e di dolore,
ci sia sempre qualcuno pronto ad asciugarvele.
Il sole entri a brillare prepotentemente nella vostra casa,
a portare tanta luce, tanta speranza e tanto calore.

(don Tonino Bello, Vescovo)



Ho intenzione di incontrare il Signore nella preghiera. Stampo il Ritiro on line di questo mese. Spengo il cellulare. Preparo accuratamente i posti e i segni.

Mi inginocchio e venero il Crocifisso, l’icona, la Parola accendendo un lumino, la luce di Tor Vergata o di Toronto.

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.

“Accogliendo ora la sua Croce gloriosa, quella Croce che ha percorso insieme ai giovani le strade del mondo, lasciate risuonare nel silenzio del vostro cuore questa parola consolante ed impegnativa: <Beati…>”.
[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]
 

Invoco lo Spirito Santo:

Spirito Santo,
Spirito di Conoscenza,
Spirito di Sapienza,
Spirito di Amore,
Tu solo conosci la Verità,
Tu solo puoi scrutare l'essenza
e il vero significato di ogni realtà.
Tu solo sai perfettamente ciò che è bene e ciò che è male per me.
Spirito di Dio io mi abbandono a Te.
Non voglio sapere più di quello che devo sapere.
Non voglio nulla più di quello che hai deciso per me.
Tu mi ami e conosci il mio bene.
Spirito di Amore effondi su di me tutto quello che ora posso ricevere da Te.
Sia lode a Te.



Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.

“Raccolti intorno alla Croce del Signore, guardiamo a Lui…”
[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]
 
 

LECTIO      Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano del Vangelo di Marco (Mc 8, 27-35)

27 Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: “Chi dice la gente che io sia? ”. 28 Ed essi gli risposero: “Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti”. 29 Ma egli replicò: “E voi chi dite che io sia? ”. Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo”. 30 E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.

 31 E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32 Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: “Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”.

 34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.

Parola del Signore

Il Vangelo si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! “Lettura” vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.
Occorre che risultino bene le azioni che vengono descritte, l’ambiente in cui avviene il fatto, il soggetto che agisce e chi riceve l’azione.
È un’operazione facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.
 
 

MEDITATIO    Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: “Il Grande Silenzio”! “Il Grande Silenzio” della Meditatio deve durare almeno 30 min.

L’episodio proposto in questa lectio, che da l’avvio al Tempo Liturgico della Quaresima, tempo di conversione, di amore di Dio e di amore gli uni per gli altri, è il centro del Vangelo di Marco. “Chi è Gesù?” è infatti la domanda fondamentale ogni volta che si incontra un brano del Vangelo di Marco.
Il brano si compone di tre elementi, tre scene: la confessione di Pietro, la rivelazione di Gesù e la reazione di Pietro, l’invito alla sequela. Pietro credeva nella messianicità di Gesù, ma non accettava l’aspetto più misterioso e originale di questa missione: la Passione.
Vediamo brevemente queste scene, collegate l’una con l’altra.
 

 La confessione di Pietro: questa precisa indicazione di luogo è un elemento che da a questa scena particolare importanza e solennità centrale per tutto il Vangelo di Marco. Questa località si trova al confine tra il territorio giudaico e il mondo pagano. Cesarea di Filippo segna una svolta decisiva dell’itinerario di Gesù secondo il Vangelo di Marco. Dopo la missione fuori Galilea, Gesù punta decisamente su Gerusalemme, perché si compiano le profezie sul messia.
La parola “Cristo”  deriva dal greco kristos. Significa “unto”, secondo la tradizione ebraica di consacrare i re, i sacerdoti e i profeti con l’unzione. L’attributo di Messia sarà dato a Gesù dalla Chiesa primitiva, per esprimere la continuità fra l’Antico e il Nuovo Testamento. Il messianismo di Gesù, dopo la Pasqua, non potrà essere frainteso.
Chi è per te, nella tua vita, Gesù? Scrivi o dì gli attributi di Gesù, oltre Messia. Cosa ne pensano i tuoi amici di Gesù? Ti sei trovato a disagio sentendo che cosa gli altri pensano di lui?
Reazione di Pietro: Pietro pensava di far bene a consigliare Gesù. È logico, Pietro. Se può, tutto quel che trova di imbarazzo, specialmente la morte, va evitato. E Gesù fa convertire Pietro a pensare secondo Dio.
In questa Quaresima, convertiamoci nel pensiero secondo Dio... Pietro desidera e crede un Messia senza croce: qual è la tua immagine di Messia? Nella tua vita, o nella vita degli altri amici, come ho saputo prendere la croce per seguire lui? Quali sono state le mie scelte per convertire la mente e il cuore?
Invito alla sequela: “Se qualcuno vuol venire…” Ecco qui esemplificata la sequela del discepolo. Rinnegare se stesso = non aver progetti se non Dio solo, prendere ogni giorno la sua croce di doveri e anche di cose belle, seguire vivendo cristianamente alla giornata. L’icona di questo versetto che mi viene in mente è San Francesco.
In questa Quaresima, da questo brano analizzato a spizzichi, posso stilare un progetto di vita, da verificare almeno settimanalmente ad esempio: chi è Gesù nella mia vita?, penso secondo l’uomo?, come seguo il Signore?...


La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.
 
 

ORATIO     Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare. Se sei in difficoltà, prega così:

Tu che hai avvicinato il Cristo alla Tua epoca,
aiutaci ad avvicinare Cristo alla nostra epoca,
ai nostri difficili e critici tempi. Aiutaci!

Questi tempi attendono Cristo con grandissima ansia.
Non saranno tempi che ci prepareranno
ad una rinascita del Cristo,
ad un nuovo Avvento?

Noi, ogni giorno, nella preghiera eucaristica
esprimiamo la nostra attesa, rivolta a Lui solo,
nostro Redentore e Salvatore,
a Lui che è compimento della storia dell'uomo e del mondo.

Aiutaci San Francesco d'Assisi,
ad avvicinare alla Chiesa e al mondo di oggi, il Cristo.
Tu, che hai portato nel tuo cuore
le vicissitudini dei tuoi contemporanei, aiutaci,
col cuore vicino al cuore del Redentore,
ad abbracciare le vicende degli uomini della nostra epoca.
I difficili problemi sociali, economici, politici,
i problemi della cultura e della civiltà contemporanea,
tutte le sofferenze dell'uomo di oggi,
i suoi dubbi, le sue negazioni, i suoi sbandamenti,
le sue tensioni, i suoi complessi,
le sue inquietudini...

Aiutaci a tradurre tutto ciò in semplice e fruttifero
linguaggio del Vangelo.
Aiutaci a risolvere tutto in chiave evangelica,
affinché tu stesso possa essere Via - Verità – Vita
per l'uomo del nostro tempo.
Amen.

(Giovanni Paolo II)

Preghiera di Assisi per la Pace.
Giornata di preghiera per la pace nel mondo – ASSISI, 24 gennaio 2002

Padre Santo,
nel tuo Figlio Gesù Cristo
hai donato a tutte le creature la salvezza e il perdono,
la redenzione e la pace:
guarda a noi,
che hai consacrato nel nome del tuo Unigenito,
in un mondo spesso inquieto e violento,
siamo messaggeri del lieto annunzio ai poveri,
annunciatori di misericordia e di riconciliazione,
operatori di pace.
Oggi non si indurisca il nostro cuore
come quello dei nostri padri nel deserto,
ma, riscaldati dal fuoco del tuo Santo Spirito,
accogliamo la Parola di vita
con la disponibilità di Maria, la madre del Signore,
di Francesco d’Assisi
e dei numerosi testimoni della fede.
La tua Parola penetri in noi come spada tagliente;
ci faccia conoscere i sentieri del perdono reciproco
oltre «sette volte sette»;
ci ammaestri per costruire comunità di fede
aperte alla comunione più vasta;
ci insegni ad essere costruttori di pace
perché la civiltà dell’amore
testimoni il Regno che è e che viene.
Per Cristo nostro Signore.
(Giovanni Paolo II)




CONTEMPLATIO     Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

Contemplo ed adoro, in ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.
 
 

ACTIO     Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!
 

Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Quando ho finito l’Ora Canonica, spengo il lumino.
 
 

Arrivederci!