Dai giorni romani della GMG del 2000 ho scoperto un bisogno di Dio, o meglio, ho bisogno di ritagliarmi un pezzo consistente di tempo solo per Dio. Contemporaneamente si apre per me un mondo, il mondo di Internet, un mondo virtuale però reale, perché dietro le tastiere dei computer ci sono uomini e donne che vogliono Dio, il Vangelo di Gesù Cristo nella Chiesa.
Come fare? Forse non si ha tempo di andare ad i ritiri organizzati dalle varie componenti cristiane in un dato giorno, alla data ora, forse un po' lontano da casa propria, o sono ritiri troppo estesi nel tempo, o non c'è la "voglia" di andare. Dall'altra parte, faccio molta fatica a pregare così, spontaneamente.
Perché non organizzare un "Ritiro On Line"?
L'ho pensato così: innanzitutto
nel segreto della propria camera seguendo il consiglio evangelico di Mt
6,6:
Tu invece, quando preghi,
entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto...
C'è evidente la dimensione
ecclesiale: la Parola di Dio è trasmessa dalla Chiesa e nella Chiesa
viene correttamente interpretata, senza spiritualismo, ma con realtà
di fede.
Il "Ritiro On Line" è poi uno strumento di preghiera, e non pretende di essere un modo vincolante di fare un ritiro vero e proprio anche tenendo conto delle difficoltà che in casa ci sono per pregare. Non è un copione di teatro ma un’ iniziazione alla preghiera.
In casa, dove mi metto a pregare, quali sono i segni che devono catturarmi?
Posti: consiglierei di non sedersi al proprio posto di studio o di lavoro. Per questo, il Ritiro On Line va stampato. Sarebbe meglio creare nella propria camera il luogo di preghiera, quasi un tempio in cui Dio ci parla. Anche gli atteggiamenti esteriori sono segno dell'importanza della preghiera. Quindi, ad esempio, bisogna ritrovarsi in un luogo che non è abituale, curando molto i particolari. Ad esempio, a fianco al letto, si può mettere un tappeto - quello che non c'è di solito!- e una sedia perché non si prega bene scomodi!
Posizioni: le consiglierò, ma sono molto libere. Sono in piedi, in ginocchio, seduti, consigliate anche dalla Liturgia.
Segni: il Crocifisso, un'icona della Madre di Dio o della Trinità di Rublev, la Parola di Dio, se puoi tutta la Bibbia e non solo il Nuovo Testamento. Suggerisco anche un lumino, la luce di Tor Vergata o di Toronto.
Molto importante è anche la Preghiera delle Ore, almeno le quattro settimane del ciclo liturgico, per la conclusione. pregando con la Chiesa e per la Chiesa e per tutto il mondo.
Invito alla calma, perché
ogni parola, ogni gesto, ogni domanda siano meditati nel cuore e contemplati.
Grazie di avermi letto.
Claudio Chiozzi
http://www.ritiroonline.net
http://www.qumran2.net/ritiroonline/
cla2001@tin.it
ritiroonline@yahoo.it
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
Ho intenzione di incontrare il Signore nella preghiera. Stampo il Ritiro On Line di questo mese. Spengo il cellulare. Preparo accuratamente i posti e i segni.
Mi inginocchio e venero il Crocifisso, l’icona, la Parola accendendo un lumino, la luce di Tor Vergata o di Toronto.
Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.
“Accogliendo
ora la sua Croce gloriosa, quella Croce che ha percorso insieme ai giovani
le strade del mondo, lasciate risuonare nel silenzio del vostro cuore questa
parola consolante ed impegnativa: <Beati…>”.
[XVII
GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre,
25 Luglio 2002]
Invoco lo Spirito Santo:
Fa',
o Signore,
che
non perda mai il senso del sorprendente.
Concedimi
il dono dello stupore!
Donami
occhi rispettosi del tuo creato,
occhi
attenti, occhi riconoscenti.
Signore,
insegnami a fermarmi:
l'anima
vive di pause;
insegnami
a tacere:
solo
nel silenzio si può capire
ciò
che è stato concepito in silenzio.
Tutto
è tempio!
Tutto
è altare!
Rendimi,
Signore, disponibile alle sorprese:
comprenderò
la liturgia pura del sole,
la
liturgia mite del fiore;
sentirò
che c'è un filo conduttore
in
tutte le cose... e salirà
il
voltaggio dell'anima.
Amen
(Michel Quoist)
Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.
“Raccolti
intorno alla Croce del Signore, guardiamo a Lui…”
[XVII
GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre,
25 Luglio 2002]
LECTIO Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano del Vangelo di Marco (Mc 4, 21-34)
21
Diceva loro: “Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o
sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22
Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato
e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23
Se uno ha orecchi per intendere, intenda! ”. 24
Diceva loro: “Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura
con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato
di più. 25
Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto
anche quello che ha”.
26
Diceva: “Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella
terra; 27 dorma
o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso
non lo sa. 28
Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga,
poi il chicco pieno nella spiga. 29
Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché
è venuta la mietitura”.
30
Diceva: “A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola
possiamo descriverlo? 31
Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per
terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra
32
ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi
e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla
sua ombra”.
33
Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello
che potevano intendere. 34
Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava
ogni cosa.
Parola del Signore
Il Vangelo si legge con la
penna e non soltanto con gli occhi! “Lettura” vuol dire leggere il testo
sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.
Occorre che risultino bene
le azioni che vengono descritte, l’ambiente in cui avviene il fatto, il
soggetto che agisce e chi riceve l’azione.
È un’operazione facilissima,
che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.
MEDITATIO Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line: “Il Grande Silenzio”! “Il Grande Silenzio” della Meditatio deve durare almeno 30 min.
Le parabole del Regno, che
seguono la parabola del seme, si trovano nel primo discorso pubblico di
Gesù che si trova in questo capitolo. L’ossatura del discorso è
costituita dalle tre parabole del seme, del seme che cresce da sé
e del granello di senape. Queste sono unite da un’icona comune: il seme,
ma sono anche più in profondità, unite dal mistero del Regno
di Dio, affrontato da angolature differenti. Le parabole sono luminose
ed oscure, svelano e nascondono. Lasciano trasparire il mistero di Dio
a chi ha occhi penetranti e cuore pronto. Rimangono invece oscure e carnali
per chi è distratto ed ha il cuore freddo.
- vv 21-25: la condizione
per continuare ad essere destinatari del seme che salva è la sua
accoglienza e l’impegno a trasmetterla con gioia.
Qual è il mio
moggio? Qual è il mio letto sotto cui nascondo la lampada? Qual
è il mio lucerniere? Accolgo il seme? Accolgo la Parola, o è
solo una parola come tante altre? Mi impegno a comunicarla, a trasmetterla?
- vv 26-29: il seme adesso
è il Regno di Dio. Ci viene subito la domanda: ma perché
Dio non interviene nella trama della storia? La risposta della parabola
dice: fino alla sua maturazione, quando ci sarà la mietitura o il
giudizio di Dio.
Dio interviene nella
mia storia personale e comunitaria? Come? Come faccio crescere il seme
nella mia vita? Per stare sveglio bisogna che parli con qualcuno: sono
vigilante fino al giudizio di Dio? Faccio bella mostra del chicco pieno,
ammirandolo, facendolo vedere o subito lo mieto? Chi è il mietitore?
La falce nella mia vita cos’è? Cosa devo togliere nella mia vita?
- vv 29-34: perché
il seme, perché i segni dell’azione di Dio sono così piccoli
e insignificanti? La risposta ancora una volta rimanda allo stile dell’azione
di Dio. L’importante è stare vicino a Gesù come discepoli.
La Parola di Dio è
un seme o una pianta in me? È un granello di senape, piccante, che
ha sapore, non ipocrita, o non ha sapore? La Parola è tanto grande
nella mia vita che parecchi uomini e donne si aggrappano a me e quindi
alla Parola di Dio? Sono discepolo di Gesù veramente? Cosa vuol
dire essere discepolo?
La meditazione non è
fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù,
a diventare preghiera.
ORATIO Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare. Se sei in difficoltà, prega così:
Credo
che la preghiera non è tutto,
ma
che tutto deve cominciare dalla preghiera:
perché
l'intelligenza umana è troppo corta
e
la volontà dell'uomo è troppo debole;
perché
l'uomo senza Dio
non
dà mai il meglio di se stesso.
Credo
che la preghiera non ha bisogno di parole,
perché
l'amore non ha bisogno di parole.
Credo
che si può pregare
tacendo,
soffrendo, lavorando,
ma
il silenzio è preghiera solo se si ama,
la
sofferenza è preghiera solo se si ama,
il
lavoro è preghiera solo se si ama.
Credo
che non sapremo mai
se
la nostra è preghiera o non lo è.
Ma
esiste un criterio infallibile per capire se è preghiera:
se
cresciamo nell'amore
se
cresciamo nel distacco del male,
se
cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio.
Credo
che impara a pregare
solo
chi impara a tacere davanti a Dio.
Credo
che impara a pregare
solo
chi resiste al silenzio di Dio.
Credo
che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore
il
dono della preghiera: perché chi impara a pregare, impara a vivere.
CONTEMPLATIO Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.
È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!
Contemplo ed adoro, in
ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.
ACTIO Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.
Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!
Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.
Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...
Quando ho finito l’Ora Canonica,
spengo il lumino.
Arrivederci!
BUON ANNO 2003!