RITIRO ON LINE
febbraio 2002
Ciao a tutti.
Il mese di Febbraio è, come sempre, un mese straordinario, per gli eventi che porta, ma questi eventi vanno vissuti in modo ordinario.
Permettetemi di ricordare la giornata del 24 Gennaio ad Assisi con i rappresentanti delle diverse religioni del mondo; con questo evento prende l'avvio il mese di Febbraio:
- l’11 Febbraio si festeggia la Madonna di Lourdes ed è la Giornata Mondiale del Malato.

- Il 13 Febbraio, per il Rito romano, è il Mercoledì delle Ceneri, giorno di penitenza e digiuno. Incomincia un       tempo di misericordia, di amore di pace: pace tra Dio e noi, pace tra noi e Dio, pace con i fratelli, pace con noi stessi. È tempo di decisione per la nostra vita spirituale: o ci convertiamo adesso, o mai più!

- Il giorno dopo la Chiesa festeggia i Santi Cirillo e Metodio che sono, con San Benedetto, Patroni d’Europa. Ma il 14 Febbraio è noto non per i Santi Patroni d’Europa, ma per San Valentino, la festa degli innamorati. Noi dobbiamo essere innamorati di Dio, quindi è la festa di tutti i cristiani, della Trinità.

- Infine il 28 Febbraio ha termine legale la Lira. È anche un passaggio dall’era della Lira a quella dell' Euro.

- Nel mese di febbraio c'è anche il mio compleanno (di Claudio): non è importante per tutti, ma lo è per me perché se vissuto con gli occhi della fede, è un passaggio significativo.


Tutto portiamo nella mani del Padre misericordioso, perché trasformi la nostra fragilità, la nostra pochezza, il nostro peccato in resurrezione vita per sempre.

Buona Quaresima!
 

                                                                    Claudio Chiozzi                                                         Paolo Capuzzo
                                                                    cla2001@tin.it                                                     ritiroonline@yahoo.it
 

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1. Ho intenzione di incontrare il Signore nella preghiera. Stampo il Ritiro on line di questo mese. Spengo il cellulare. Preparo accuratamente i posti e i segni.

2. Mi inginocchio e venero il Crocifisso, l’icona, la Parola accendendo un lumino o la luce di Tor Vergata.

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.

Invoco lo Spirito Santo:

Spirito del Padre e del Figlio, vieni.
Spirito d’amore, vieni.
Spirito d’infanzia, di pace, di confidenza e di gioia, vieni.
Esultanza segreta, che brilla attraverso le lacrime del mondo, vieni.
Vita più forte di ogni nostra morte, vieni.
Padre dei poveri e avvocato degli oppressi, vieni.
Luce di eterna verità e amore diffuso nei cuori, vieni.
Vieni: rinnova ed estendi la tua visita dentro di noi.
In te poniamo la nostra fiducia.
Amiamo te, che sei l’amore.
In te abbiamo Dio per Padre perché dentro di noi tu gridi:
“Abbà Padre amatissimo”.
Dimora in noi.
Non abbandonarci nelle dure lotte della vita
e quando giungerà il suo termine e noi saremo soli.
Vieni, Spirito Santo.

3. Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.

4. LECTIO    Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano del Vangelo di Matteo.

Mt 12, 1-8

 1 In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 2 Ciò vedendo, i farisei gli dissero: “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato”. 3 Ed egli rispose: “Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 4 Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 8 Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato”.

Parola del Signore

Si prende in mano una penna. Il Vangelo si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! “Lettura” vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.
Occorre che risultino bene le azioni che vengono descritte, l’ambiente in cui avviene il fatto, il soggetto che agisce e chi riceve l’azione.
È un’operazione facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.

5. MEDITATIO    Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: “Il Grande Silenzio”! “Il Grande Silenzio” della Meditatio deve durare almeno 30 min.

Ecco un testo in cui Gesù si rivela come colui che porta a compimento l’insegnamento della legge e dei profeti. Si oppone con decisione ai farisei proclamando la misericordia come unica legge. E cita un fatto dell’Antico Testamento (1Sam 21, 2-7). Anzi, più di Davide e più dei sacerdoti, Egli agisce con autorità. La misericordia dovrebbe essere la legge per ogni cristiano.

I versetti più importanti di questo brano sono quelli in cui Gesù si rivela come il Tempio in cui Dio ci comunica la misericordia, l'amore che Dio ha per ciascuno di noi.

Alcuni versetti:

- v 2 “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato”:
il sabato! I farisei e Gesù in tutto il vangelo parlano di questo sabato. Ma che cosa è? È il giorno in cui Dio si rivela, è il tempo che si è preso Dio per salvarci anche per mezzo di noi, è il tempo in cui ci affidiamo alla misericordia di Dio.
Il sabato…diciamo al nostro cuore che cosa facciamo al “sabato” per i cristiani, la domenica? Facciamo il minimo, così da sentirci la coscienza a posto? O viviamo la domenica come qualcosa di unico nella settimana? Dalla domenica parte la settimana del cristiano: come cambia la mia vita dal mio contatto unico e irrepetibile con il Signore? La domenica è il primo o l’ultimo giorno della settimana?

- v 6 “Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio”:
i farisei non sanno, non si rendono conto che Gesù è Figlio di Dio. Il tempio era una cosa grandissima. Gesù è il tempio in cui Dio si rivela, si fa compagno dell’uomo, si fa vicino ad ogni uomo fino a dare la vita per la nostra salvezza.
Che rapporto abbiamo con Gesù? Crediamo che Gesù è il Figlio di Dio? Proviamo a tracciare un identikit di Gesù, sulla base dell’esperienze personali. Chi è Gesù per noi? Per me personalmente…?

- v 7 “…misericordia io voglio e non sacrificio”:
la misericordia è una caratteristica di Dio, un dono di Dio, una caratteristica per i cristiani. Ma la misericordia è un altro modo per chiamare l’amore. Noi invece abbiamo paura di farci amare da Dio. Siamo sempre in guardia perché non ci chieda troppo, anzi il minimo.
Mi rendo conto che la misericordia è un altro modo per dire amore, per dire Dio? Quando mi sono reso conto di ciò? Ho paura di farmi amare da Dio? Che cosa il Signore chiede da me con il suo amore? Come mi comporto: lo lascio fare oppure oppongo resistenza? In questa Quaresima, come mi lascerò amare dal Signore?

Per meditare…

E scommetto la mia vita,
fino in fondo giocherò,
dono tutti i miei giorni,
con amore li darò,
e il cammino sarà dolce,
anche il peso più leggero,
e dove c'è l'inverno,
scoppierà la primavera...

Se non offro la mia vita al mondo che gioia io avrò;
se non dono la mia vita agli altri, che pace in me verrà?

E tu sai la noia che accompagna una vita buca e amara:
a sé ti attira e ti fa sbandare,
reagisci "TU PUOI" vai via!

Ho in me un dono grande, immenso, che non posso soffocare;
questo solo mi può realizzare: "SONO FATTO PER AMARE"!

La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.

6. ORATIO     Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare. Se sei in difficoltà, prega così:

Non aver paura di amare e di lasciarti amare.
Non avere timore di perderti nell’oceano della felicità.
Non temere le onde del mare della vita.
Non fuggire il vento impetuoso dell’amore.
Non chiedere un amore grande.
Chiedi che tu sia grande nell’amore.

Abbraccia il tuo amore,
chiudi i tuoi occhi,
lanciati verso di lui
e insieme arriverete all’infinito
perché esso esploderà in voi,
in un turbine di passione e furore,
e ti riempirà e vi riempirà
l’uno dell’altro.

C’è nel cuore dell’uomo il desiderio dell’infinito,
una voglia immensa e sconfinata di amore,
un bisogno illimitato di affetto e di dare affetto.
Questo desiderio,
questo bisogno,
questa voglia
sia la tua vita.
Ama e la tua vita avrà un senso,
non aver paura di lui
e sarai radioso.
(padre Francesco De Luca)




7. CONTEMPLATIO     Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

Contemplo ed adoro, in ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.

8. ACTIO     Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.

In questo periodo che iniziamo, tempo forte della Chiesa per convertirci, facciamo nostra la frase “Misericordia io voglio e non sacrificio”, parafrasando “Fatti amare e ama, e in più verrà il sacrificio, le preghiere, l’elemosina, il digiuno …” Penso che non bisognerebbe fare propositi alti, ma vivere un tempo e una vita all’insegna dell’amore.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!

9.   Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

10.   Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Quando ho finito l’Ora Canonica, spengo il lumino o la luce di Tor Vergata.
 
 

Arrivederci!