RITIRO ON LINE
dicembre 2002

 

Ho intenzione di incontrare il Signore nella preghiera. Stampo il Ritiro on line di questo mese. Spengo il cellulare. Preparo accuratamente i posti e i segni.

Mi inginocchio e venero il Crocifisso, l’icona, la Parola accendendo un lumino, la luce di Tor Vergata o di Toronto.

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.

“Accogliendo ora la sua Croce gloriosa, quella Croce che ha percorso insieme ai giovani le strade del mondo, lasciate risuonare nel silenzio del vostro cuore questa parola consolante ed impegnativa: <Beati…>”.
[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]

Invoco lo Spirito Santo:

Signore, dà quello che vuoi
e quanto vuoi e quando vuoi:
tu sai quello che è meglio.

Agisci con me come tu sai:
ponimi dove tu vuoi
e trattami in tutta libertà.

Eccomi pronto a tutto, tuo servo.
Desidero vivere non per me, ma per te.
Dammi, sopra ogni cosa desiderata,
di pacificare in te il mio cuore.
Tu, pace del cuore:
fuori di te ogni cosa è dura e inquieta.
In Te e in questa pace riposerò.
Amen.
(da: Imitazione di Cristo)

Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.

“Raccolti intorno alla Croce del Signore, guardiamo a Lui…”
[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]
 
 
 

LECTIO     Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano del Vangelo di Marco (Mc 1, 1-11)

1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Come è scritto nel profeta Isaia:

  Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te,
  egli ti preparerà la strada.
  3 Voce di uno che grida nel deserto:
  preparate la strada del Signore,
  raddrizzate i suoi sentieri,

4 si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5 Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico 7 e predicava: “Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8 Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.
 9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10 E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. 11 E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

Parola del Signore

Il Vangelo si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! “Lettura” vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.
Occorre che risultino bene le azioni che vengono descritte, l’ambiente in cui avviene il fatto, il soggetto che agisce e chi riceve l’azione.
È un’operazione facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.
 
 
 

MEDITATIO    Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: “Il Grande Silenzio”! “Il Grande Silenzio” della Meditatio deve durare almeno 30 min.

Per Marco era importante l’insieme di tutta la storia, l’intera vicenda del Messia: predicazione, controversie, miracoli, passione, morte e resurrezione. La domanda centrale (che costituisce il fulcro del mistero da credere, comprendere e vivere) è “Chi è Gesu?” Accanto a questa si affianca un’altra domanda, che sono le facce di una stessa medaglia: “Chi è il discepolo?” La via di Gesù e la via del discepolo: un unico mistero!
Per non fare qui una presentazione che deve essere sintetica del Vangelo di Marco, ti suggerisco la lettura introduttiva ai “Vangeli sinottici” proposte nella Bibbia di Gerusalemme, (Ed. Dehoniane – Bologna) e particolarmente la parte dedicata al Vangelo di Marco.

Ecco il Vangelo di Marco, che ci accompagnerà nel corso di questo anno liturgico. La figura di Giovanni il Battezzatore con la scena del battesimo di Gesù domina questa pagina. Potrebbe anche dominare l’Avvento Romano che iniziamo. Nel Vangelo di Marco, non c’è nessuna pagina dell’infanzia di Gesù. C’è solo un primo e costante invito alla conversione.
 

· Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio

- Inizio: ecco l’inizio, umile inizio, del Regno. Marco sa che qualcosa inizia, non un proseguimento della storia della salvezza, qualcosa ha inizio nella storia degli uomini.
- Vangelo: il messaggio più bello di mondo, il messaggio che è una persona, Gesù.

Marco pone all’inizio della sua narrazione queste professioni di fede: Gesù è il Messia ed è il Figlio di Dio.

Non ho mai riflettuto su queste poche parole? Cosa significa per la mia vita inizio? Quando ha avuto inizio la mia vita? Cosa credo?
 

· Giovanni Battista: Giovanni fece la scelta della povertà, della provvisorietà, del deserto. Egli riconobbe senza esitazione il Messia.

Quale persona ti ha “preparato la strada” all’incontro con il Signore? Come ti “spianerai” e ti “raddrizzerai”? Come il Signore entra nella tua vita?
 

· Una voce: è quella del Padre che, venendo tra di noi Gesù, ha voluto farci sentire, quasi per presentare Gesù…

Ti è capitato di fare esperienza della “voce” di Dio? Quando? Come nella mia vita mi sono sentito presentato Gesù?

La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.
 
 
 

ORATIO     Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare. Se sei in difficoltà, prega così:

Restare con te

Signore Gesù,
sul far della sera ti preghiamo di restare.
Ti rivolgeremo questa preghiera,
spontanea ed appassionata,
infinite altre volte nella sera del nostro smarrimento,
del nostro dolore e del nostro immenso desiderio di te.
Tu sei sempre con noi.
Siamo noi, invece, che non sempre sappiamo diventare
la tua presenza accanto ai nostri fratelli.
Per questo, Signore Gesù, ora ti chiediamo di aiutarci
a restare sempre con te,
ad aderire alla tua persona
con tutto l'ardore del nostro cuore,
ad assumerci con gioia la missione che tu ci affidi:
continuare la tua presenza,
essere Vangelo della tua risurrezione.

(Carlo Maria card. Martini)




CONTEMPLATIO     Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

Contemplo ed adoro, in ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.
 
 
 

ACTIO    Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!
 

Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Quando ho finito l’Ora Canonica, spengo il lumino.
 
 

Arrivederci e buon Avvento del Signore!!