La seconda parte di questo Ritiro è particolarmente indicata per la Settimana Santa, soprattutto per il Venerdì e Sabato Santo.
Mi metto alla presenza
del Signore. Siamo al centro della Grande Settimana. Gesù è
crocifisso e ci guarda dalla croce. Egli attira tutti a sé. Facciamo
compagnia al Signore in croce. Ascoltiamo la sua voce prima di morire.
Preghiamolo crocifisso. Adoriamo la croce baciando i segni dei chiodi ed
il costato. Come nella tradizione di Taizè, mettiamo la nostra testa
dura sulla croce, sul crocifisso, per capire un po’ di più la croce
come ultima parola. Guardiamo a Lui, stiamo con Lui, adoriamolo, supplichiamolo,
facciamo anche patti con il Signore: il Signore è lì che
ci guarda!
“Accogliendo ora la
sua Croce gloriosa, quella Croce che ha percorso insieme ai giovani le
strade del mondo, lasciate risuonare nel silenzio del vostro cuore questa
parola consolante ed impegnativa: <Beati…>”.
[XVII GMG Toronto,
Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]
Spirito Santo, dono
del Cristo morente,
fa' che la Chiesa
dimostri di averti ereditato davvero.
Trattienila ai piedi di tutte le croci. Quelle dei singoli e quelle dei popoli.
Ispirale parole e silenzi,
perché sappia dare significato al dolore degli uomini.
Così che ogni
povero comprenda che non è vano il suo pianto,
e ripeta con il salmo:
"le mie lacrime, Signore, nell'otre tuo raccogli".
Rendila protagonista
infaticabile di deposizione dal patibolo,
perché i corpi
schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre.
In quei momenti poni
sulle sue labbra canzoni di speranza.
E donale di non arrossire
mai della Croce,
ma di guardare ad
essa come all'antenna della sua nave,
le cui vele tu gonfi
di brezza e spingi con fiducia lontano.
(don Tonino Bello, Vescovo)
Croce di Cristo Legno benedetto
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Albero
di vita
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Divino
tesoro
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Faro nella
storia
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Bilancia
nel giudizio
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Arma invincibile
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Terrore
dei demoni
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Luce sul
mondo
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Arca per
i naufraghi Noi ti
adoriamo
Croce di Cristo Porto dei
salvati
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Sovrana
protezione
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Bastone
della Chiesa Noi
ti adoriamo
Croce di Cristo Sostegno
dei deboli
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Difesa
dei poveri
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Forza dei
martiri
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Corona
dei fedeli
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Sapienza
dei giusti
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Vanto dei
credenti
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Gloria
dei redenti
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Diadema
dei santi
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Sorgente
di vita
Noi ti adoriamo
Croce di Cristo Morte della
morte
Noi ti adoriamo
Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.
“Raccolti intorno alla
Croce del Signore, guardiamo a Lui…”
[XVII GMG Toronto,
Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]
LECTIO
Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano – Luca 23
Gesù davanti a Pilato
1
Tutta l’assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2
e cominciarono ad accusarlo: “Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro
popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo
re”. 3 Pilato lo interrogò: “Sei
tu il re dei Giudei? ”. Ed egli rispose: “Tu lo dici”. 4
Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: “Non trovo nessuna colpa
in quest’uomo”. 5 Ma essi insistevano:
“Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato
dalla Galilea fino a qui”.
6
Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7
e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò
da Erode che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 C’erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c’era stata inimicizia tra loro.
Gesù di nuovo davanti a Pilato
13
Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, 14
disse: “Mi avete portato quest’uomo come sobillatore del popolo; ecco,
l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di
quelle di cui lo accusate; 15 e neanche
Erode, infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti
la morte. 16 Perciò, dopo averlo
severamente castigato, lo rilascerò”. 18
Ma essi si misero a gridare tutti insieme: “A morte costui! Dacci libero
Barabba! ”. 19 Questi era stato messo in
carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
20
Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.
21 Ma essi urlavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!
”. 22 Ed egli, per la terza volta, disse
loro: “Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti
la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò”.
23 Essi però insistevano a gran
voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. 24
Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. 25
Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio
e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
Sulla via del Calvario
26
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che
veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a
Gesù. 27 Lo seguiva una gran folla
di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di
lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso
le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete
su voi stesse e sui vostri figli. 29 Ecco,
verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che
non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
30
Allora cominceranno a dire ai monti: ‘ Cadete su di noi! ‘
e ai colli: ‘ Copriteci! ‘.
31
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà
del legno secco? ”.
32
Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
La crocifissione
33
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due
malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. 34
Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che
fanno”.
Dopo essersi
poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
Gesù in croce deriso e oltraggiato
35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: “Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”. 36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: 37 “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. 38 C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Il “buon ladrone”
39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi! ”. 40 Ma l’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? 41 Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. 42 E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. 43 Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.
La morte di Gesù
44 Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. 46 Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
Dopo la morte di Gesù
47 Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: “Veramente quest’uomo era giusto”. 48 Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. 49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
La sepoltura
50 C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51 Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, 56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.
Parola del Signore
La Parola di Dio scritta
nella Bibbia si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! “Lettura”
vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose
importanti.
È un’operazione
facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.
MEDITATIO
Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura
della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più
sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: “Il Grande Silenzio”!
Questo capitolo della
Passione del Signore si apre con il processo civile di Gesù, davanti
a Pilato ed Erode. Nel capitolo 22 c’era il processo religioso davanti
al Sinedrio. È la sua continuazione logica. È da osservare
il silenzio di Gesù: quando uno sta per morire non dice parole vuote,
ma poche parole piene di significato anche per noi. Oh se riuscissimo a
fare nostre queste ultime parole di Gesù!
Se si mettono in sinossi
i vangeli, anche Giovanni, e mi mettono in evidenza le parole di Gesù
in croce, si raccoglie il testamento di Gesù: le famose 7 parole
di Gesù in croce, commentate da molti teologi e maestri di spiritualità.
La scena della croce è racchiusa tra due preghiere di Gesù al Padre: “Padre, perdona loro…” e “Padre, nelle tue mani…”, la prima parola e l’ultima. Due preghiere e due croci, in mezzo viene posto Gesù, solidale con i fratelli; stendendo “le braccia tra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza” (Preghiera Eucaristica della Riconciliazione I).
La prima preghiera di Gesù in croce al Padre è una preghiera di misericordia: “Padre, perdonali…”. Gesù in croce, al colmo delle sofferenze fisiche, non si preoccupa di se stesso. La prima parola è per gli uomini, per noi, per me. Io ho bisogno della misericordia del Padre, e Gesù, Figlio di Dio, uomo fra gli uomini, lo sa.
L’ultima preghiera, “Padre, nelle tua mani…”, è quella che la Chiesa ci chiede di pregare ogni sera, nell’ora liturgica di compieta. È l’ultima parola di Gesù. In punto di morte, Gesù affida tutto se stesso nelle sue mani. Di Gesù non è detto “morì” ma “spirò” o “emise lo spirito”, quasi gli evangelisti volessero dire: “È il Cristo morto che dona lo Spirito Santo, il soffio di Dio”.
Due preghiere, e due croci: Gesù viene posto in mezzo; malfattore tra i malfattori, anzi Gesù è il primo malfattore. Ai piedi della croce si ripetono le tre tentazioni che spiegano anche il significato, la delusione e la salvezza della croce. Satana che era stato abbattuto in Lc 4, 13 ritorna in Lc 22, 3 ed anche sotto la croce.
- “Salva te stesso”: è ripetuto tre volte. “…ha salvato gli altri, salvi se stesso…”; da un punto di vista religioso, la morte di Gesù e un fallimento, anzi è immonda. La croce ci salva da un’immagine sbagliata di Dio. Egli è un Dio che perde sempre in Gesù.
- “…se tu sei il re dei Giudei…”: dal punto di vista politico, rappresentato dai soldati, questa salvezza è imponente. Se Gesù si fosse salvato perché era re, avrebbe messo in croce gli altri. I politici rispondono ai nostri canoni, sono uomini arrivati umanamente. Gesù ama e muore di un amore libero. Gesù fa un miracolo: sulla croce muore liberamente e non c’è nulla che lo possa far tornare indietro. Contro tutte le ideologie, Gesù è sulla croce!
- “…non sei
forse tu il Cristo? Salva te… noi…”: dal punto di vista personale,
cosa vogliamo da Cristo? La salvezza! Sulla croce c’è il maledetto,
con ogni maledetto della storia. Isaia aveva predetto “Ecco, la vergine
concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato
Emmanuele” (Is 7,14). Sulla croce c’è l’Emmanuele, l’atteso
delle genti è crocifisso per la nostra salvezza.
Collocazione provvisoria!
Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce: la mia, la tua, non solo quella di Cristo.
Coraggio! La tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre ”collocazione provvisoria”. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce. C’è una frase immensa che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo: “Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”.
Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come fra due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota! Al di fuori di quell’orario, c’è divieto assoluto di parcheggio, la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio! Mancano pochi
istanti alle tre del pomeriggio! Tra poco il buio cederà il posto
alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole
della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
(don Tonino Bello,
Vescovo)
Dai Padri della Chiesa:
Al crepuscolo della
notte in cui consegnò se stesso, egli distribuì il suo corpo
e il suo sangue agli apostoli, ordinando loro di fare altrettanto in memoria
della sua Passione.
Eppure, colui
che raccomandò ai suoi discepoli di non aver paura della morte -
"Non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo" (Mt 10,28) -, come
mai ha avuto paura della morte ed ha chiesto che il calice si allontanasse
da lui (cf. Mt 26,39)?...
Egli ha avuto
paura, così come ha avuto fame e sete, si è affaticato e
ha dormito. Oppure, dice questo perché gli uomini non possano dire
nel mondo: È senza sofferenza e senza dolore che ha pagato i nostri
debiti. O anche, per insegnare ai discepoli ad affidare la propria vita
e la propria morte a Dio. In effetti, se colui che è saggio della
stessa sapienza di Dio ha chiesto ciò che per lui era bene, quanto
più occorre che gli ignoranti abbandonino la loro volontà
a colui che sa tutto.
A meno che,
per diffondere con la sua Passione la consolazione nei discepoli, egli
non abbia voluto entrare nel loro sentimento, proponendosi come esempio,
ed assunse in sé la loro paura, affinché la somiglianza della
sua anima mostrasse che non bisogna gloriarsi della morte prima di averla
subita. In effetti, se colui che non teme ha avuto paura ed ha chiesto
di essere liberato, sapendo che ciò era impossibile, quanto più
è necessario che gli altri perseverino nella preghiera prima della
tentazione, per esserne liberati quando essa si presenta.
Infine, forse,
perché nell’ora della tentazione le nostre anime sono tormentate
in tutti i sensi e i nostri pensieri divagano, egli è rimasto in
preghiera per insegnarci che è necessario pregare contro i complotti
e le insidie del demonio, per poter padroneggiare con una preghiera incessante
i dispersi pensieri. O semplicemente, è per confortare coloro che
hanno paura della morte che egli ha esternato la propria paura, perché
essi sappiano che tale paura non li induce in peccato se essa non perdura
a lungo. "Non la mia, o Padre, ma la tua volontà sia fatta" (Lc
22,42), ossia che io muoia per ridare la vita a molti (cf. Is 53,11).
(Efrem, Diatessaron, 20, 3-7)
(by don Pierluigi)
La meditazione non
è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù,
a diventare preghiera.
ORATIO
Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla
meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa
preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa,
per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune
frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno
fatto meditare.
Cristo crocifisso Amore del Padre
Cristo crocifisso Sorgente dello Spirito
Cristo crocifisso Agnello e pastore
Cristo crocifisso Riscatto della colpa
Cristo crocifisso Perfetta espiazione
Cristo crocifisso Nostra riconciliazione
Cristo crocifisso Fonte della pace
Cristo crocifisso Nuova alleanza
Cristo crocifisso Abbraccio universale
Cristo crocifisso Benedizione del mondo
Cristo crocifisso Luce agli smarriti
Cristo crocifisso Conforto agli afflitti
Cristo crocifisso Medico dei deboli
Cristo crocifisso Tesoro degli apostoli
Cristo crocifisso Sposo dei vergini
Cristo crocifisso Dignità dei sacerdoti
Cristo crocifisso Cuore della Chiesa
Cristo crocifisso Centro dell’unità
Cristo crocifisso Grappolo di vita
Cristo crocifisso Roveto sempre ardente
Cristo crocifisso Ultima parola
Cristo crocifisso Lampada del cielo
CONTEMPLATIO
Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere
dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi.
È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver
toccato Gesù.
È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!
Contemplo ed adoro,
in ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.
ACTIO
Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito
di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto
come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo
nell’actio.
Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!
Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.
Concludo il momento
di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù:
Padre Nostro...