RITIRO ON LINE                                                                                                   
Natale 2018

                                                                                                                                                                                                                                                

 

Venero la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso.   Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla presenza del Signore che vuole parlarmi. 

 

 

Il popolo che camminava

 

nelle tenebre ha visto

 

una grande luce;

 

su coloro che abitavano

 

in terra tenebrosa

 

una luce rifulse.

 

 

Hai moltiplicato la gioia,

 

hai aumentato la letizia.

 

Gioiscono davanti a te

 

come si gioisce quando si miete.

 

(da Isaia 9)
 

 

Veni, Sancte Spiritus, Veni, per Mariam.

 

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Buona meditazione e buona preghiera.

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

LECTIO Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano che mi viene proposto.  (Luca 1,5-17  26-38)

 

5Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. 6Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 7Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.

8Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, 9gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. 10Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. 11Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. 12Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. 13Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. 14Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, 15perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 16e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. 17Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

 

 

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MEDITATIO   Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line: il grande silenzio !  Il protagonista è lo Spirito Santo.

 Il modo migliore per assaporare un brano delle Scritture è accoglierlo in noi come un cibo nutriente per il nostro spirito, è avere la certezza che sia Dio a volerci parlare per farci entrare nelle dimensioni del suo disegno di amore e di salvezza. Se ascoltiamo attentamente la Parola potremo entrare in un rapporto vivo con il Padre, per lasciarci plasmare dal suo stesso "cuore".

 

 “Le mie vie non sono le vostre vie”

 

Tra le tante donne e uomini giusti che la Bibbia menziona fra le sue pagine, ci sono anche gli anziani Zaccarìa ed Elisabetta. Il primo è un sacerdote doc, della classe di Abìa. Lei, Elisabetta, invece è discendente diretta di Aronne. Zaccaria ed Elisabetta sono sposi giusti davanti a Dio e osservano irreprensibili tutte le leggi del Signore. Il contesto storico in cui vivono questi mirabili sposi è di movimento e grande attesa. Le profezie di Isaia circa la venuta di un Salvatore si fanno sempre più intense, specie in questo periodo di sudditanza a Roma dove tutti avvertono sensibilmente che il Messia sta per giungere e liberare il suo popolo dalla schiavitù. 
Ebbene, si potrebbe anche azzardare che saranno proprio Zaccaria ed Elisabetta i destinatari dell'arrivo del Messia, perché no ?...

Se uno fosse a digiuno di bibbia e gli fosse spiegata la situazione di un popolo che stava per ricevere di li a poco l'arrivo del Salvatore.. probabilmente ci direbbe:  “è chiaro il Salvatore nascerà in casa Zaccarìa”. Se poi continuasse a leggere la pagina di Vangelo troverebbe ulteriori conferme. Zaccaria va ad officiare nel tempio, lì riceve la visita imponente di un angelo. E l'angelo parla: "Tua moglie ti darà un figlio!" Ecco, avviene il miracolo. Ci siamo. Ora manca solo il compimento dell'annuncio.

E invece la parola salvatore non arriva…

L'angelo consegna a Zaccarìa non il Salvatore ma colui che dovrà preparare la strada del Salvatore.

E ora ci poniamo la domanda: ma se da una casa di sacerdoti doc, da due persone “titolate”, nascerà semplicemente colui che deve preparare la strada al Messia, da quale straordinaria famiglia nascerà il Messia?

 

Dio sceglie due personaggi del tutto sconosciuti come destinatari del Messia: Maria e Giuseppe.

Dio rovescia gli schemi degli uomini.
Gerusalemme è ovviamente la città predestinata ad accogliere la venuta del Salvatore. Gerusalemme, la città di Davide, la città del Tempio cioè del luogo d'incontro tra Dio e il suo popolo. Il Messia certamente dovrà nascere qui, preferibilmente in casa di sacerdoti.

 

 

Invece questo non accade. L'annuncio atteso da Israele arriva in pieno nascondimento a Nazareth, villaggio fino a quel momento sconosciuto, mai nominato in tutto l'Antico Testamento. E lo riceve non un sacerdote come Zaccaria e neppure un uomo, ma una donna, una ragazzina. E neppure per opera di un uomo. Potremo dire senza alcuna mediazione. Ma tutto questo non ci rivela forse un nuovo progetto da parte di Dio? Non è forse una nuova spiritualità quella che Dio vuole inaugurare?

Non Gerusalemme, la capitale, ma Nazareth la periferia.

Non il tempio, ma una casa.

Non un sacerdote, ma un laico.

Non un uomo, ma una donna.

Maria riceverà Gesù, la primizia del nuovo Regno.

Il Cristianesimo non è una religione, ma una Persona viva che rivoluziona il nostro modo di pensare, di pregare, di incontrare Dio.

 

Allora oggi, invece di andare al Tempio, facciamo un tuffo nella bottega del falegname per capire che la nostra spiritualità è dentro la vita di tutti i giorni.

 

 

 

 

 

 

ORATIO Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.

 

 

L'anima mia  magnifica il Signore

 

e il mio spirito esulta in Dio,

 

mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà

 

della sua serva.

 

D'ora in poi tutte le generazioni

 

mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto per me

 

 l'Onnipotente

 

e Santo è il suo nome.

 

Di generazione in generazione

 

la sua misericordia

 

per quelli che lo temono.

 


 

Ha spiegato la potenza

 

del suo braccio,

 

ha disperso i superbi

 

nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti

 

dai troni,

 

ha innanlzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni

 

gli affamati,

 

ha rimandato i ricchi

 

a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo,

 

ricordandosi della sua

 

misericordia,

 

come aveva detto ai nostri padri,

 

per Abramo e la sua discendenza,

 

per sempre.

 

(da Luca 1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTEMPLATIO     Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarmi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.  È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

 

Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre Onnipotente,  

nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.  Amen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ACTIO     Mi impegno a vivere un versetto di questi brani, quello che mi ha colpito di più.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!  Prego con la Liturgia delle Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Arrivederci!  

 

 (da una riflessione di don Franco Mastrolonardo – Punto Giovane - Riccione)

 

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