RITIRO ON LINE
luglio - 2009  
 

 

Venero la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso.

 

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla presenza del Signore che vuole parlarmi.

 

 

Invoco lo Spirito Santo:

Fuoco disceso a noi dall’alto,

Spirito Santo Consolatore,

prendi dimora in mezzo a noi,

riempi d’amore i nostri cuori.

 

Risveglia la nostra tiepidezza

sveglia in noi il nostro sonno:

noi racconteremo i tuoi prodigi,

ogni tuo dono e il tuo amore.

 

Padre e fonte di ogni gioia,

Figlio risorto sempre vivente,

Soffio di vita creatore,

unico Dio, a te la gloria.

 

Siamo stranieri e pellegrini,

siamo viandanti senza una terra,

tu ci conduci alla gioia eterna,

con la Parola e con il Pane.

 

Mostraci la gloria del Signore;

chi lo invoca trovi una risposta;

dona a noi che l’attendiamo

fede e salvezza fino al regno.

(dalla Liturgia di Bose)

 

Veni, Sancte Spiritus

Veni, per Mariam.

 

 

LECTIO     Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano dalla lettera ai Romani (Rm 8,31-39)

 31 Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. 34 Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? 35 Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. 38 Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, 39 né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

 

Parola di Dio

 

 

MEDITATIO            Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: “Il Grande Silenzio”! Il protagonista è lo Spirito Santo.

 

Contesto:

Il brano che ora approfondiamo segue immediatamente quello visitato nella Lectio precedente e con forza ci interpella. Le sue domande scaturiscono, come provocazione esistenziale, a proposito della verità che prima ha enunciato.

 

Approfondimento del testo:

v. 31a  Che diremo dunque in proposito?

Paolo fa una domanda che interpella la nostra capacità di stupore. Vuol dire: Che diremo per spiegare e cercare di interpretare quello che solo Dio può dire, Lui che si lascia trovare da quelli che veramente lo cercano? Quello che l'Amore sa e rivela di sé, le nostre parole rischiano solo di oscurare!

v. 31b  Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?

"Dio per noi" è ciò che vien detto a quelli che cercano Dio e che lo amano. Vuol dire che Dio è per quelli che scelgono di stare dalla sua parte. Abbandoniamo infatti l'inconsistenza di ciò che è tenebra, contraddizione, peccato, morte e ci troviamo nelle sue braccia. Il Cristo, che si è dato per noi in croce ed effonde lo Spirito liberatore, ci sospinge verso il compimento di tutto, perché la fine è "Dio sarà tutto in tutti" (1Cor 15,28).

v. 32   Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci do-nerà ogni cosa insieme con lui?

Siamo alla proclamazione centrale della nostra fede: il fatto che "Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito". Non lo ha mandato a giudicare ma a salvare (cfr Gv 3,16-17). La conseguenza è lampante: non esistono abissi o altezze umane, vicende esaltanti o raccapriccianti in cui l'uomo debba essere solo con se stesso. "Ogni cosa" necessaria alla salvezza, ogni aiuto verrà donato a tempo e luogo.

v. 33   Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica.

Sappiamo che "il grande accusatore" dell'uomo presso Dio è Satana. Tentando l'uomo al male, lo accusa presso il nemico del male: l'Onnipotente Dio. Ma Dio ha scelto la via della "giustificazione", cioè ha scelto di rendere "giusto" l'uomo redimendolo attraverso il mistero di Gesù crocifisso e risorto.

v. 34   Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?

In Gesù, Dio si è messo totalmente dalla parte dell'uomo. Colui che, non solo ha dato se stesso in balia della morte ma ha strangolato la morte risorgendo e vive ora nella gloria di Dio con il Padre, è il più grande intercessore per noi. Altro che condanna!

v. 35-36         Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello.

Ecco il grido appassionato, di una lucidità teologica insuperabile! Nell'amore di Cristo si esprime tutto l'amore di Dio per me, per te, per ogni uomo. Perché l'amore di Dio in Gesù Cristo è l'unità dell'amore di Dio verso l'uomo e dell'amore dell'uomo verso Dio, è lì che il nostro amore prende consistenza. È dentro questo amore, amando con questo amore, che ogni esperienza esistenziale, anche la più dura, la più sacrificatoria (l'immagine è della pecora che veniva immolata) è superabile. Paolo enuncia i guai che lui stesso aveva vissuto: tribolazioni, persecuzioni, ecc. ecc. per testimoniare che l'amore di Dio in Cristo Gesù trasfigura e fa ardere la vita già ora e qui.

v. 37   Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.

Il cristiano è "più che vincitore" a misura che lascia operare in lui questo amore di Cristo contro qualsiasi negatività oppressiva, quindi dentro le stesse piccole morti quotidiane: fatiche, contrad-dizioni, pesantezze ecc..

v. 38-39         Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun`altra creatura potrà mai separarci dall`amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore?

Tutte le forze, che nello stesso cosmo sono ostili all'uomo, s'infrangono se, aggrappati a Cristo Gesù, mai ci separiamo dal suo amore, anzi ne viviamo. Tutto: la vita con le sue tentazioni di sconforto o di comodo e varie forme di materialismo, la morte coi suoi terrori, gli angeli delle tenebre che sono potenze demoniache operanti dentro i più svariati camuffamenti, il tempo presente e ogni terra, tutto ciò che vorrebbe allettarci ingannandoci circa il bene la gioia di qui e la felicità dell'oltre, tutto è vinto e dominato dalla forza più potente del cielo e della terra: l'amore di Dio a noi manifestato in Cristo Gesù, nel suo mistero pasquale.

 

 

Meditiamo attualizzando:

Ci lasciamo stimolare da questo susseguirsi di domande che scaturiscono, provocatorie, dalla verità enunciata prima. Direi che, nel nostro oggi, bisognerebbe assimilare fin dentro le nostre cellule la domanda fondamentale che è volutamente una domanda retorica: "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?" (v. 31). Come mai la nostra società è l'alveo di tante paure? La scienza e la tecnologia ci hanno affrancati da certi mali, ma - soprattutto per l'uso che ne fa l'uomo d'oggi per lo più intento solo ad arricchire - costituiscono una costante minaccia. Ma prendiamo sul serio la certezza che Dio vuole assolutamente stare dalla nostra parte! Allora il nostro vivere quotidiano è una vita con Dio in Cristo Gesù, una vita nutrita dalla sua Parola, dai Sacramenti, dall'adempimento del suo comando di amarci vicendevolmente. Non c'è posto per le paure in una vita così! Possono passare, come tentazioni in noi, ma prendendovi dimora. Nessuna accusa e nessuna condanna per me, per te, in questo oggi, che è continuamente compenetrato dal mistero di Gesù morto e risorto, dalla potenza del suo amore che salva. Oggi come ieri e come domani. A noi il viverlo! È qui, radicati, per fede, in questa persuasione, che ci scaturisce in cuore quel grido: "Chi ci separerà dall'amore di Cristo?" Una vita cristiana riuscita si snoda da questo grido come il fiume dalla sua limpida sorgente.

 

La Parola m’interpella:

ü  Che cosa dico io delle verità di fede? Le conosco? Le accetto con cuore semplice? O "arzigogolo" invischiandomi in dubbi senza apertura al sole del Vangelo?

ü  Il Vangelo mi è compagno di vita: una vita soleggiata dalla certezza che Dio manifesta la potenza del suo amore nel donarci Gesù e il suo mistero di morte e resurrezione?

ü  Se credi che Dio è con te e per te, di che cosa hai paura? Prova a chiamare per nome le tue paure. Consegna a Gesù le tue paure, qui e ora.

ü  Quali esercizi scegli giornalmente per abbandonarti al suo amore, approdando a serenità e pace?

 

 

La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.

 

 

ORATIO        Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.

 

Cerca di entrare nel grido di Paolo e ripeti quel che lui qui scrive.

Ripetila più e più volte.

Dopo rivolgiti al Signore:

 

Dammi, questa fede, aumenta la mia fede nel tuo amore.

Rendimi libero e aperto perché operi in me a gloria di Dio e per il bene di tutti.

Rendimi audace, forte nella certezza di poter vincere il male col bene del tuo amore!

 

CONTEMPLATIO     Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

 

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

 

 

Per Cristo, con Cristo e in Cristo

a te, Dio Padre Onnipotente,

nell’unità dello Spirito Santo,

ogni onore e gloria

per tutti i secoli dei secoli.

AMEN

 

ACTIO     Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.

 

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!

 

Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

 

Arrivederci!