RITIRO ON LINE - giugno 2022 |
Venero
la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso. Traccio sulla mia
persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla
presenza del Signore che vuole parlarmi.
(Termoli)
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato.
(dal salmo 63)
Veni, Sancte Spiritus, Veni, per Mariam.
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LE DONNE NEI VANGELI
“La rilettura biblica a partire dai nostri corpi “lunatici” deve ri-cordare, far
tornare al corpo, al cuore, alla memoria e al desiderio le parole sperimentate ,
dette e cantate che stanno “dietro le parole” della scrittura. A partire dal mio
corpo “lunatico” di donna, da tutti i nostri corpi “lunatici” di donne, voglio
scrivere dei racconti che riscattino le nostre voci ammutolite”
(Maria Soave Buscemi, missionaria laica e biblista, “Le tredici lune” – ed. Emi)
LECTIO
Apro la Parola di Dio e leggo in piedi i brani che mi vengono proposti.
(Lc
24, 13-32)
13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa
undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre
conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano
impediti a riconoscerlo. 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il
cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Cleopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a
Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò
che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno
crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni
da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al
mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di
angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano
detto le donne, ma lui non l’hanno visto». 25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno
detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E,
cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 28Quando furono
vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta
con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola
con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo
riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore
mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
MEDITATIO
Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente.
Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona
più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line:
il grande
silenzio! Il protagonista è lo Spirito
Santo.
Il
modo migliore per assaporare un brano delle Scritture è accoglierlo in noi
come un cibo nutriente per il nostro spirito, è avere la certezza che sia
Dio a volerci parlare per farci entrare nelle dimensioni del suo disegno di
amore e di salvezza. Se ascoltiamo attentamente la Parola potremo entrare in
un rapporto vivo con il Padre, per lasciarci plasmare dal suo stesso "cuore"
MARIA DI CLEOFA
Maria, come tante
Maria è un nome estremamente comune. Quando non sai il nome di una donna,
chiamala Maria: in molti casi avrai indovinato. Anche lei si chiamava Maria.
Probabilmente era una donna piccolina, con i bei capelli neri raccolti in
caste trecce. Questa era l'acconciatura obbligatoria per le donne ebree di buona
reputazione. Lei, moglie di Cleofa, era conosciuta probabilmente solo come
«Maria di Cleofa».
A Maria piacevano i suoi capelli sciolti; erano morbidi e spargevano un profumo
caldo di olio di oliva e fiori di gelsomino.Di notte, a volte, alla debole luce
di una candela, Maria si pettinava i lunghi capelli neri carezzandoli con
dolcezza.
Da alcuni mesi avevano conosciuto il gruppo di Gesù.
Spazio per tutti
Per loro c'era spazio, nel gruppo. Gesù adorava scherzare con loro, se li
portava al collo e, all'imbrunire, sedeva sotto un grande fico e raccontava loro
delle storie che evocavano sogni buoni nei corpi stanchi di quei piccoli. Gesù
diceva che il regno di Dio è per i bambini.
Maria e Cleofa sorridevano. Negli occhi e nel cuore dei due apparivano i visi
sognati dei figli del futuro e di tutte le persone impoverite, che sarebbero
vissute in un mondo diverso, un mondo di condivisione, di amore, di affetto; un
mondo con lo stesso profumo del regno di Dio.
Discepola
Il gruppo di Gesù, un gruppo come gli altri e, allo stesso tempo, molto diverso.
Il gruppo di Gesù, luogo di riscatto della vita piena, della vita degna. Persone
che raccontavano storie capaci di ridare speranza al popolo, massacrato dalle
tasse dei Romani e del tempio. Il gruppo di Gesù, gente capace di amare e di
prendersi cura, donne e uomini che conoscevano le proprietà delle erbe e delle
parole buone che guariscono le ferite dell’anima e del cuore.
Poi, in una luna di primavera…
Maria, discepola del gruppo di Gesù. Erano già due notti che sogni spaventosi
visitavano il suo riposo.
Due giorni prima, nella luna piena di primavera, Maria era stata presente alla
morte dell’amico.
Come un bandito scomodo
Gesù, ucciso come un bandito, scomodo al potere del tempio e dell’imperatore
romano.
Una domanda tragica stringeva come una morsa la gola di Maria, sembrava crescere
la notte e quasi soffocarla.
Lui, il tenero narratore di storie per donne, poveri, bambini... Lui, che faceva
risplendere di nuovo la speranza di un mondo migliore, senza sfruttatori né
sfruttati...
La fame. .. Il pane...
Via da Gerusalemme
Anche Cleofa si svegliava di notte, quando Maria si svegliava.
Tanto meno ora, con la morte di Gesù.
La parola buona cominciò a farsi spazio
Partirono molto presto, alle prime luci dell’alba, quando il giorno non è ancora
giorno e la notte non è più notte. Partirono abbracciati, per proteggersi dalla
paura, dal freddo e dalla tristezza soffocante.
Dovevano percorrere alcune miglia. Nel silenzio dell’aurora, nell’indefinito
dell’Assenza, la parola buona cominciò a farsi spazio nel nodo in gola a Maria.
l racconti si fecero ricordo: tornarono al cuore, e la parola si fece carne.
Si ricordava delle parole e delle storie che mai si stancava di ascoltare.
Storie di guarigione, di amore, di perdono, di condivisione... Storie del regno
di Dio. Storie già cantate e raccontate da Mosè fino ai profeti e alle
profetesse... Storie del Sogno di Dio!
Memoria dell’amico amato
La tristezza e lo scoraggiamento attorcigliati nella gola e nel cuore di Maria
dolcemente si allentavano, lasciavano spazio a un dolore dolce, di dolce
nostalgia...
Il cuore della coppia già si riscaldava nella memoria dell’amico amato.
Il sole cominciava a brillare tra la pianura e le montagne, e Cleofa percepiva
di nuovo il profumo caldo di olio di oliva e fiori di gelsomino nei capelli di
Maria.
Arrivarono nella loro casa, a Emmaus, stanchi e affamati. Maria, come sempre,
andò a prendere un pane che teneva nella dispensa.
Simboli, riti, vita, speranza
Non c’era bisogno di parole... Il silenzio era gravido di significato.
La vita crea simboli: il pane.
I simboli creano riti: la Frazione del Pane.
E i riti riportano la vita e la speranza.
«Non è tra i morti, è risorto! La vita ha sempre l’ultima parola!»
ORATIO
Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla
meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa
preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti
gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano
ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.
Ti prego Signore,
insegnami a pregare:
aiutami a mantenere viva
la sete di te e il desiderio
di conoscerti.
Ti ringrazio Signore,
tu mi sei vicino sempre,
non mi abbandoni mai:
so che, se tendo la mano,
tu la afferri e mi salvi.
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Ti ringrazio Signore,
per il pane quotidiano che mi doni: sei il mio pane,
mi nutro di te e la mia vita
si riempie di pace. |
CONTEMPLATIO
Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarmi raggiungere dal suo
mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione
del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù. È Gesù che ci
precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo
mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!
Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre
Onnipotente,
nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti
i secoli dei secoli.
Amen
ACTIO
Mi impegno a
vivere un versetto di questi brani, quello che mi ha colpito di più.
Si compie concretamente un’azione che cambia il
cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!
Prego con la Liturgia delle Ore, l’ora canonica
del giorno adatta al momento.
Concludo il momento di
lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...
Arrivederci!
(tratto
da “Le tredici lune” di M. S. Buscemi)
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