RITIRO ON LINE - febbraio 2022 |
Venero
la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso. Traccio sulla mia
persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla
presenza del Signore che vuole parlarmi.
Veni, Sancte Spiritus, Veni, per Mariam.
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LE DONNE NEI VANGELI
“La rilettura biblica a partire dai nostri corpi “lunatici” deve ri-cordare, far
tornare al corpo, al cuore, alla memoria e al desiderio le parole sperimentate ,
dette e cantate che stanno “dietro le parole” della scrittura. A partire dal mio
corpo “lunatico” di donna, da tutti i nostri corpi “lunatici” di donne, voglio
scrivere dei racconti che riscattino le nostre voci ammutolite”
(Maria Soave Buscemi, missionaria laica e biblista, “Le tredici lune” – ed. Emi)
LECTIO
Apro la Parola di Dio e leggo in piedi i brani che mi vengono proposti.
40Al
suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui.
41Ed
ecco, venne un uomo di nome Giairo, che era capo della sinagoga: si gettò ai
piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua,
42perché
l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire.
Mentre Gesù vi si recava, le folle gli si accalcavano attorno.
……..
49Stava
ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse:
«Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro».
50Ma
Gesù, avendo udito, rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata».
51Giunto
alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni
e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla.
52Tutti
piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete. Non è
morta, ma dorme».
53Essi
lo deridevano, sapendo bene che era morta;
54ma
egli le prese la mano e disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!».
55La
vita ritornò in lei e si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare.
56I
genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno
ciò che era accaduto.
(Luca
8,40-42.49-56)
MEDITATIO
Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente.
Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona
più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line:
il grande
silenzio! Il protagonista è lo Spirito
Santo.
Il
modo migliore per assaporare un brano delle Scritture è accoglierlo in noi
come un cibo nutriente per il nostro spirito, è avere la certezza che sia
Dio a volerci parlare per farci entrare nelle dimensioni del suo disegno di
amore e di salvezza. Se ascoltiamo attentamente la Parola potremo entrare in
un rapporto vivo con il Padre, per lasciarci plasmare dal suo stesso "cuore"
Bambina
Era tanto piccola e fragile. Il suo corpo stava sviluppandosi rapidamente. Si
svegliava, la mattina presto, accarezzata dai primi e timidi raggi di sole. Si
stiracchiava e non le piacevano le sue braccia ogni giorno più lunghe e secche e
le sue gambe troppo fini.
Dodici anni non sono un'età facile.Tutte le donne del paesello le dicevano che
stava crescendo e che tra poco sarebbe sbocciata: una bella donna con il cuore
grande e puro come quegli occhi da bambina. Dodici anni, un corpo magro e
dinoccolato. Di lei non sappiamo il nome.
Era nata e cresciuta in quel piccolo paese della Bassa Galilea. Luogo di pascoli
sulla riva del mare di Tiberiade. Da piccola le piaceva scherzare con i bambini
nelle strade polverose per il sole caldo.
Molto presto imparò a salire sugli alberi, per rubare i primi frutti dei fichi
che si spaccavano al caldo sole del pomeriggio. Usava le foglie grandi e aspre
come piatto e le riempiva di frutti dolci e maturi che condivideva con gli altri
bambini all'ombra dello stesso albero.
Lei e i bambini giocavano fino al tramonto nelle strade polverose del loro
villaggio. La pelle brillava del colore del sole e della terra, i capelli come
una notte senza luna e il sorriso, del colore della neve delle montagne del
Libano.
Un incontro inaspettato
Un pomeriggio, mentre giocavano a nascondino, la piccola salì e corse per i
campi di olivi che proteggevano il paese. Là, sotto un grande olivo che brillava
argentato al sole del pomeriggio, Talita - chiamiamola così -, la bambina, vide
un gruppo di persone, soprattutto donne e bambini che, seduti, ascoltavano. La
piccola adorava sentir raccontare storie. Era un piacere, la notte, avvolgersi
in quel tessuto di parole così tenero, dolce, accogliente. Il sonno e i sogni
venivano a visitare in
fretta il corpo della bambina, quando ascoltava storie narrate dalla
mamma o dalla nonna. Ma in quel gruppo seduto sotto l'olivo, chi stava
raccontando era un uomo.
Libera e felice
Talita, la bambina, si avvicinò timidamente. Si sedette su una pietra e, con le
mani sul viso, cominciò ad ascoltare.
Quando l'uomo che raccontava storie si rese conto della sua presenza, la chiamò
per farla avvicinare e lei, nascondendo il timore, si sedette al suo fianco.
Il corpo della bambina si riempì di gioia al suono caldo e dolce della voce del
tenero narratore di storie. Erano parole di dolcezza, di amore, di un mondo
molto migliore, fatto per i bambini. Un mondo di condivisione... Il sapore della
tenerezza, un luogo di uguaglianza dove adulti e bambini «giocavano a vivere»...
La bambina non comprese che si era addormentata tra le braccia di quel tenero
narratore di storie.
Da quel giorno, quando la bambina veniva a sapere che il gruppo di Gesù era nei
dintorni, interrompeva le sue corse per le vie polverose e le arrampicate sui
fichi, per sedersi e cullarsi nella rete di parole, di magia e di desideri che
erano le storie che Gesù raccontava.
Rabbina !
Maddalena aveva sempre un fico secco con il ripieno di mandorle per una bambina
già considerata adulta dalla legge giudaica. Dodici anni e un corpo dinoccolato.
La bambina che voleva essere come Maddalena, una discepola del Regno, nella
condivisione del pane e della tenerezza.
Talita, la bambina, cominciava a dire in casa che da grande avrebbe fatto le
stesse scelte del rabbi Gesù. Voleva essere come lui, una rabbina, vivere con il
suo gruppo, condividere il pane e raccontare storie che riportavano il sorriso
sui corpi delle donne, dei poveri e dei bambini.
…ma dove si è mai vista una cosa simile?…
La madre guardava con tristezza e tenerezza quella figlia.
Tentava di spiegarle che nessuna bambina, nella loro cultura, poteva essere
rabbina. La Parola era esclusivamente riservata agli uomini. Talita, la bambina,
mai sarebbe potuta essere come il maestro Gesù.
Una bambina di buona famiglia ebraica, cresciuta nei valori dell'onore e del
rispetto, non avrebbe potuto seguire una banda di sovversivi qual era il
movimento di Gesù. Ma lei insisteva, scappava di casa, correndo con quelle gambe
secche e troppo lunghe, per perdersi negli abbracci e nelle storie di Gesù di
Nazaret.
Occorre intervenire prima che sia troppo tardi…
Giairo, il padre di Talita, era un uomo della sinagoga. Ebreo santo e osservante
della legge. Amava la sua bambina ed era molto preoccupato per il fatto che la
piccola frequentasse il gruppo di Gesù. Non poteva continuare così. Sua figlia
mischiarsi con una banda di impuri!
La gente della sinagoga non avrebbe visto di buon occhio tutto ciò e quella
figlia che si ostinava a voler essere rabbina, esperta delle Scritture.
Dove si era mai vista una cosa simile?
Sacerdozio, Parola, Culto, le cose di Dio sono riservate agli uomini!
Le donne devono santificarsi con la preghiera e la maternità!
Alla fine Giairo intimò alla bambina di non frequentare più il gruppo di Gesù.
Se non puoi più seguire il tuo sogno…
La lucentezza sparì dagli occhi di Talita.
La vita e la gioia l'abbandonarono senza il dolce cullare delle storie di Gesù.
La bambina di dodici anni, così piccola e fragile, non volle più correre per le
strade polverose del piccolo paese. Non volle più salire sul vecchio fico per
raccoglierne i frutti maturi.
Talita smise di respirare perché sulle labbra rimaneva il sogno di essere come
Gesù, Maddalena e i loro amici.
Un dolore immenso soffocava ora la gola di Giairo. Un grido salì alla sua bocca:
«Perché?». Che religione era quella che proibiva a una bambina, per il fatto di
essere bambina, di immergersi nella Divinità? Che mondo era quello che divideva
l'umanità in esseri superiori e inferiori? In donne impure e non adatte al culto
a Dio, e uomini puri e sacerdoti?
E Giairo non si preoccupò più della sinagoga, dei sacerdoti e dei rabbini pieni
di certezze e verità. Non si preoccupò più dell'onore dell'uomo ebreo. Corse a
chiamare Gesù.
Alzati!
Dal profondo del suo sonno di tristezza, la bambina sentì una voce dolce e
cominciò a cullarsi di nuovo nella rete di parole del tenero narratore di
storie. Sognò la bellezza di essere bambina e che era possibile vivere libera e
felice come Gesù, Maddalena e i loro amici.
Dal profondo della sua anima e della sua speranza addormentata,
la bambina
sentì la voce che
resuscitava il desiderio e la possibilità: «Talita, kum! Bambina, alzati».
ORATIO
Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla
meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa
preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti
gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano
ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.
Non hai occhi che per me. Mi ricolmi di doni. Vegli sui miei giorni più luminosi e sulle mie notti più oscure. |
Tu per me ci sei sempre,
mio Dio. Come potrò mai ringraziarti? (Patrizio Righero) |
CONTEMPLATIO
Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarmi raggiungere dal suo
mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione
del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù. È Gesù che ci
precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo
mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!
nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti
i secoli dei secoli.
Amen
ACTIO Mi impegno a vivere un versetto di questi brani, quello che mi ha colpito di più.
Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita! Prego con la Liturgia delle Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.
Concludo il momento di lectio recitando con calma la
preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...
Arrivederci!
(tratto
da “Le tredici lune” di M. S. Buscemi)
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