RITIRO ON LINE
febbraio - 2007  

 

Venero la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso.

 

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.

 

“Accogliendo ora la sua Croce gloriosa, quella Croce che ha percorso insieme ai giovani le strade del mondo, lasciate risuonare nel silenzio del vostro cuore questa parola consolante ed impegnativa: <Beati…>”.

[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso di Giovanni Paolo II, 25 Luglio 2002]

 

“Il Dio, diventato agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall’impazienza degli uomini.”

[S. Messa di inizio del Ministero Petrino, Omelia di Benedetto XVI, 24 Aprile 2005]

 

Invoco lo Spirito Santo:

 

Apri i miei occhi Signore,

perché io veda le meraviglie della tua Legge.

Togli il velo dal mio cuore

mentre leggo le Scritture.

Sii benedetto, Signore, perché mi insegni i tuoi decreti.

Parola del Padre, fammi dono della tua parola;

tocca il mio cuore e illumina i miei sensi;

apri le mie labbra e riempile della tua lode.

La potenza del tuo Santo Spirito

sia nel mio cuore e sulle mie labbra

perché io proclami degnamente

e con rettitudine

le tue parole.

Tu, che come carbone ardente

toccasti le lebbra del profeta

purificandole dal peccato,

ora tocca anche queste di me peccatore;

liberami da ogni sozzura

e rendimi capace di proclamare i tuoi insegnamenti.

(da una preghiera di Lancelot Andrewes, vescovo inglese del XVII sec.)

 

Veni, Sancte Spiritus

Veni, per Mariam.

 

 

Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.

“Raccolti intorno alla Croce del Signore, guardiamo a Lui…”[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]

 

LECTIO          Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano

 

Dal libro dell’Esodo (Es 40,16-21.34-38))

16 Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: 17 nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. 18 Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; 19 poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato. 20 Prese la Testimonianza, la pose dentro l’arca; mise le stanghe all’arca e pose il coperchio sull’arca; 21 poi introdusse l’arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all’arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

 

34 Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. 35 Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora. 36 Ad ogni tappa, quando la nube s’innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l’accampamento. 37 Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. 38 Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d’Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.

 

Parola di Dio

 

La Parola di Dio scritta nella Bibbia si legge con la penna e non soltanto con gli occhi!

“Lettura” vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.

È un’operazione facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.

 

MEDITATIO      Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: “Il Grande Silenzio”! Il protagonista è lo Spirito Santo.

 

L'Esodo è per eccellenza il libro che narra la liberazione d'Israele dall'Egitto e il suo vagare, guidato da Dio tramite Mosé, verso la terra promessa. Fulcro del libro è l'Alleanza stipulata sul Sinai: "le dieci parole" scritte dal "dito di Dio" sulle tavole, dapprima vanificate per il grave peccato d'idolatria (vitello d'oro) e poi riconsegnate a Mosé nella formula di promessa che Dio manterrà e di comandi che l'uomo deve eseguire. Una "lectio", come lettura pregata che dia sull'esistenziale, c'invita subito a porci nel cuore della nostra epoca nel suo aspetto drammatico e insieme di speranza. "La storia fallisce. Dio è assente. Non scavalca più i nostri muri diffidenti. L'uomo bramisce all'orecchio dell'uomo. Il tempo si svia [...] All'uomo devastato la scienza non può fornire che un faro cieco, un'arma d'angoscia, arnesi senza istruzioni. Al più demente: il fischietto per manovrare il tutto" (René Char, Introduzione all'ascolto del secondo appello, Centro Internazionale Eugenio Montale, 1995).

Eppure Gesù ha detto: "Sarò con voi ogni giorno fino alla fine del tempo". Per chi crede in Lui, Dio è Uno che non smette di dimorare in mezzo agli uomini, purché essi ne prendano coscienza. Egli è una Presenza nel nostro andare verso la pienezza della vita.

Contesto:

Siamo all'ultimo capitolo dell'Esodo. Ripetutamente questo libro ha ribadito che Dio ha accolto un'invocazione di Mosé da parte del popolo: quella di avere il Signore compagno e guida del cammino. Il Signore risponde: "Io camminerò con voi e ti darò riposo" (Es 33,14).

Ripetutamente sono state date indicazioni circa l'Arca dell'Alleanza da costruirsi in modo di farla entrare in quella "tenda del convegno" dove Mosé viene a conferire con Dio a proposito del suo popolo, dove Jahvè gli parla e "conversa con lui come con un amico" (Es 33,7-11; 34,34; Num 12,4-8).

A un popolo di nomadi nel deserto è incredibile quanto Dio si renda accessibile: fino a dimorare nell'Arca con una misteriosa Presenza legata alle "dieci Parole" (= la Legge), e per di più sotto una tenda, come il suo popolo in cammino verso la terra promessa.

 

 

Struttura:

Si tratta di un'introduzione e quattro nuclei narrativi.

vv.16-17    Mosé è un esecutore del tutto obbediente di quel che Dio vuole. Si noti che l'espressione: "come il Signore aveva ordinato" si ripete più volte.

vv.18-19       S'indugia a descrivere come la dimora viene costruita da Mosé, pezzo per pezzo, secondo le indicazioni del Signore. Sostanzialmente è una tenda.

vv.20-21    La testimonianza sono le due tavole della Legge che Mosé pone nell'Arca. In effetti "testimoniano" la rivelazione che Dio fa della propria volontà nei riguardi del popolo: una volontà di vita, di bene e salvezza. Il velo che viene steso davanti all'Arca esprime separatezza e venerazione a causa del fatto che Dio vi esprime la sua Presenza e la sua volontà. Così come il recinto intorno alla Dimora e la cortina alla porta del recinto (cfr v 33).

vv.34-35       La nube (di cui qui si dice che riempie la Dimora) è espressione tipica della trascendenza di Dio, del suo essere "totalmente Altro" e la sua Gloria è la sua onnipotenza a servizio del suo amore e della sua fedeltà. "Quando Jahvè ricostruirà Sion, lo si vedrà nella sua gloria" (Sal 102,17; cfr Ez 39,21-29). In questo momento - diciamo inaugurativo della dimora - la nube che manifesta la gloria di Dio riempe talmente il luogo sacro che Mosé stesso non vi può entrare. La trascendenza è scandita con forza. L'uomo è chiamato a non banalizzare mai il suo rapporto con Dio.

vv.36-38       Ma la Dimora è peregrinante con gli israeliti pellegrini e stranieri nel deserto verso la terra promessa. Quando la nube s'innalza è segno che il popolo può riprendere il cammino alla sua ombra. Di notte poi nella Dimora risplende un fuoco che fa luce durante l'itineranza.

 

 

Approfondimento del testo:

Mosè è fedele esecutore di una volontà non sua che è salvezza. "I tuoi ordini sono la gioia del mio cuore" (Sal 118). Riscoprirlo per ognuno di noi, per l'uomo d'oggi è porre il fondamento di una novità di vita che comincia di qui: essere convinti ed esperire che quanto Dio vuole nella nostra vita è in ordine al nostro vero bene.

L'Arca dell'Alleanza o della testimonianza esprime la continuità di un patto nuziale che Dio ha voluto stringere con il suo popolo. Sancito per ora sulle tavole di pietra, s'iscriverà sempre più nel profondo, nel cuore dell'uomo. Saranno i profeti a dirlo, finché diverrà la "Nuova ed Eterna Alleanza" siglata dal Figlio di Dio col suo stesso sangue. Vivere in pace con sé, con Dio e con gli altri non è forse prendere coscienza di questo patto, non solo a livello di erudizione catechistico-teologica, ma di cuore, di vita, di profondo abbandono?

L'amore, la presenza di questo Dio che fa alleanza con ciascuno di noi è "nube" e "fuoco". La nube mi dice che non posso banalizzarlo. Per mia fortuna trascende ogni mia capacità intellettiva di comprenderlo. Quando tento di racchiuderlo nei miei schemi raziocinanti ingabbio un idolo, non il Dio vivente che è sempre più in là della mia logica. Egli però è anche fuoco distruttore dei miei idoli e forza, luce, amore al mio cammino di itinerante in un mondo bello, ma in permanente tensione verso "cieli nuovi e terra nuova" dove avrà stabile dimora la gioia.

La Dimora è Dimora di Dio con l'uomo, con me: certezza di una Presenza nella mia vita di "pellegrino e straniero"; una Presenza anche nella vita più devastata di ogni mio fratello.

Un'Arca dentro la tenda: un segno forte, un simbolo in questa pagina dell’AT, di quel che avverrà quando il Figlio stesso di Dio porrà la sua tenda in mezzo agli uomini.

 

 

La Parola m’interpella

ü      In un mondo succube ai dettami della pubblicità, del consumismo, della gratificazione, credo che conoscere e scegliere di fare ciò che a Dio è gradito spinge la mia vita verso la vera realizzazione personale e il vero bene di ciò che Dio mi affida?

 

ü      Vivo la certezza che Dio vuol dimorare con me e che la "nube" della sua trascendenza e il "fuoco" del suo amore danno consistenza alla mia fede intesa come esodo dalle mie paure ed egoismi, come un andare fiducioso, continuamente sorretto da Dio, dalla sua Presenza sprigionante energie d'amore in Cristo Parola e Pane?

 

 

La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.

 

ORATIO        Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.

 

 

Sosto in un angolo appartato dove contemplo l'Arca nella tenda del convegno.

Posso sostare presso il Tabernacolo di cui l'Arca è segno.

Mi abbandono a una Presenza che dimora presso di me amandomi.

Posso ripetere la parola del salmo 83:

"Beato chi trova in te la sua forza,

cresce lungo il cammino il suo vigore"

La ripeto adagio, a lungo, finché la pace è una cosa sola col mio respiro.

 

 

CONTEMPLATIO     Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

 

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

 

Per Cristo, con Cristo e in Cristo

a te, Dio Padre Onnipotente,

nell’unità dello Spirito Santo,

ogni onore e gloria

per tutti i secoli dei secoli.

 

ACTIO     Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.

 

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!

 

Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

 

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

 

Arrivederci!

 

 

 

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Ritiro On Line in lingua inglese

ON LINE RETREAT

FEBRUARY 2007

 

I worship the Word of God, the Icon and Crucifix.

 

I trace the Sign of my faith, the Sign of the Cross, on myself. It is the Sign which was given to me in Baptism and distinguishes me as Christian.

 

“Now that we are about to welcome his glorious Cross, the Cross that has accompanied young people on the roadways of the world, let this consoling and demanding word echo in the silence of your hearts: <Blessed are they…>”.

[XVII World Youth Day in Toronto, Welcoming Ceremony to the Young People, Address of John Paul  II, 25 July 2002]

 

“God, who became a lamb, tells us that the world is saved by the Crucified One, not by those who crucified him. The world is redeemed by the patience of God. It is destroyed by the impatience of man.”

[Mass for the beginning of the Petrine Ministry, Homily of Benedict XVI, 24 April 2005]

 

I invoke the Holy Spirit:

Lord, open Thou my eyes,

 that I may see the wonders of your law.

Take the veil away from my heart

while I read the Scriptures.

Be blessed Thou Lord, so that you may teach me your commandments.

Word of the Father, give me Thy word;

touch my heart, illuminate my senses;

open Thou my lips and fill them with your praise.

The power of your Holy Spirit

be in my heart and on my lips

so that I properly

and justly proclaim

your words.

Thou who like burning coal

touched the prophet’s lips

purifying them of sin,

touch now the lips of myself, a sinner,

cleanse me from any filth

and make me capable of proclaiming your teachings.

(from a prayer by Lancelot Andrewes, English bishop of the 17th century)

 

Veni, Sancte Spiritus

Veni, per Mariam.

 

I contemplate the signs of the Passion which are impressed in the Crucifix.

 

“Gathered around the Lord's Cross, we look to Him…”

[XVII World Youth Day in Toronto, Welcoming Ceremony to the Young People, Holy Father's Address, 25 July 2002]

 

LECTIO          I open the Word of God and, while standing, read the passage.

 

 

From the book of Exodus (Ex 40,16-21.34-38))

16 Moses did this; he did exactly as Yahweh had ordered him. 17 On the first day of the first month in the second year the Dwelling was erected. 18 Moses erected the Dwelling. He fixed its sockets, set up its frames, put up its crossbars in position and set up its poles; 19 He spread the tent over the Dwelling and the covering for the tent over that, as Yawweh had ordered Moses. 20 He ordered that Testimony and put it in the ark, positioned the shafts on the ark and put the mercy-seat on top of the ark. 21 He brought the ark into the Dwelling and put the screening curtain in place, screening the ark of the Testimony, as Yahweh had ordered Moses..

 

34 The cloud then covered the Tent of Meeting and the glory of Yahweh filled the Dwelling. 35 Moses could not enter the tent of Meeting, since the cloud stayed over it and the glory of Yahweh filled the Dwelling. 36 At every stage of their journey, whenever the cloud rose from the Dwelling, the Israelites would resume their march. 37 If the could did not rise, they would not resume their march until the day it did rise. 38 For Yahweh's cloud stayed over the dwelling during the daytime and there was fire inside the cloud at night, for the whole House of Israel to see, at every stage of their journey.

 

Word of God

 

The Word of God written in the Bible should be read with a pen, not just with the eyes!

“Reading” also involves underlining the text so as to highlight the important parts.

It's a very simple thing, but must be done with a pen, it should not just be thought of.

 

 

MEDITATIO While sitting, I read the Word slowly, several times. Reading the Word of God is also praying. We have entered the most sacred and longest phase of our on-line retreat: “The Great Silence”! The Holy Spirit is the protagonist.

 

The Book of Exodus is the one that best narrates Israel’s freeing from Egypt and its wandering, guided by God through Moses, towards the promised land. The book’s core is the Alliance made on Mount Sinai: "the ten words" written by the "finger of God" on the tables, first made useless because of the serious idolatry sin – the golden calf - then delivered again to Moses through the promise which would be kept by God and the commandments man should execute. A "lectio", intended as a prayer reading on life, immediately invites us to put ourselves in the spirit of our time in its tragic, yet hopeful aspect.. "History fails. God is absent. He no longer climbs our walls of mistrust. Man bellows in man’s ear. And meanwhile time passes by [...] To devastated man, science can only give a blind light, an arm of anguish, tools with no instructions. To the foulest, a whistle to handle everything" (René Char, Introduction to the listening to the second appeal, Centro Internazionale Eugenio Montale, 1995).

Yet Jesus said: "I am with you always; yes, to the end of time". For a believer, God is One that never ceases to dwell with men, providing they become aware of it. He is a presence in our going to the fullness of life.

Background:

We have come to the last chapter of the Exodus. The book repeatedly stressed that God heard a plea of Moses for his people: having the Lord as a companion and guide for the journey. The Lord answered: "I myself shall go with you and I shall give you rest" (Ex 33,14).

Indications were repeatedly given as to build the Ark of the Covenant in such as way as to fit it into that "meeting tent" where Moses talked to God about his people, where Yahweh talked to him "as a man talks to his friend" (Ex 33,7-11; 34,34; Num 12,4-8).

A nomadic people of the desert cannot believe that God can make Himself so close to men, up to the point of dwelling in the Ark through a mysterious Presence related to the "ten words" (= law) and, most of all, under a tent, like His people on the way to the promised land.

 

 

Structure:

The passage consists of an introduction and two narrative nuclei.

vv.16-17    Moses is a faithful executor who obeys anything God wants. Indeed, the phrase "As Yahweh had ordered “  is often repeated.

vv.18-19       A detailed description of how the dwelling is set up, piece by piece, by Moses under the Lord’s instructions. It is basically a tent.

vv.20-21    The testimony consists of the two tables of the law which Moses placed in the Ark. As a matter of fact, they “testify” the revelation of God’s will towards the people: a will of life, of good, and salvation. The veil laid before the Ark of the Covenant expresses separation and worship owing to the fact that God, in it, expresses His presence and His will.  Just like the fence around the tent and the curtain around the fence’s gate (cf v 33).

vv.34-35       The cloud filling the Dwelling  is a typical manifestation of God's transcendence, of his being "totally different", and his Glory is his almightiness expressed in his love and faithfulness. "When Yahweh builds Zion anew, he will be seen in his glory" (Ps 102,17; cf Ezk 39,21-29). At this moment – we may refer to it as the “inauguration” of the Dwelling – the cloud showing God's will fills the holy place, thus preventing Moses getting in. Transcendence is stressed through power. Man is called to never make his relationship with God banal.

vv.36-38       But with Israelites and foreigners wandering in the desert, heading for the promised land, the Dwelling is not fixed. The cloud rising is the sign that the people can resume the walk in its shadow. There is a fire in the Dwelling at night enabling everyone to see during the journey.

 

A thorough reading of the text:

Moses is a faithful executor of a will which is not his and means salvation. "Your instructions are the joy of my heart" (Ps 118). Rediscovering him for us, for today's man, is to internalize this novelty of life: being convinced and living out the belief that what God wants in our lives is for our good.

The Ark of the Covenant expresses the continuity of a nuptial agreement God wanted to make with His people. Laid down on stone tables, it will get written in the innermost of man's soul. The prophets will say this until it becomes the "New and Eternal Alliance" signed by the Son of God through his blood. Doesn't living at peace with ourselves, with God and the others mean to become aware of this pact, not from a theological or educational viewpoint, but in the sense of a heartfelt, total abandonment to God?

Love, the presence of this God making an alliance with each of us is "cloud" and "fire". The cloud means I cannot make it superficial. Luckily, understanding this concept is beyond all my intellectual abilities. When I try to fit it in my rational thoughts I cage an idol, not the living God who is always beyond my logic. But he is also a fire burning out all my idols and is power, light, love for my journey in a wonderful world, ever heading for “new heavens and a new earth”, where joy will eventually dwell.

The Dwelling is God's dwelling with man, with me: it is the certainty of a presence in my life as a "pilgrim and stranger"; a presence even in the life of the most devastated brother or sister.

An ark inside a tent is a powerful sign, a symbol, on this page of the Old Testament, of what will happen when the Son of God himself puts up his tent among men.

 

The Word asks me questions

ü      In a world dominated by the dictates of advertising, consumerism, self-gratification, do I believe that knowing and choosing to do what pleases God leads me to a real self-fulfilment in life and to the realisation of what God entrusts me with?

 

ü      Am I certain that God wants to dwell with me and that the "cloud" of his transcendence and the "fire" of his love give solidity to my faith, intended as an exodus from my fears and selfishness, as a trustful going forward, continually supported by God, by his presence giving off energies of love in Christ, who is Word and Bread?

 

Meditation is not a practice for its own sake, but tends to let me enter into a dialogue with Jesus, to become prayer.

 

ORATIO        I humbly pray for being consistent with the indications emerged from the meditatio. I express faith, hope, love. Prayer extends and becomes such for our friends, our community, for the Church, for all men. Prayer can also be recited by ruminating over some phrases of the passage, repeating that or those which struck me most for my meditation.

 

 

I’m standing in a solitary place to contemplate the Ark in the meeting tent.

I can stay close to the Tabernacle of which the Ark is the sign.

I abandon myself to a presence dwelling with me, loving me.

I can repeat the words of psalm 83:

"Blessed are those whose strength is in you,

they go from strength to strength"

I repeat it slowly, several times, until peace is in harmony with my breath.

 

 

CONTEMPLATIO     I feel the need to concentrate on Jesus only, to let myself be reached by His mystery, to rest on Him, to receive His love for me. It is the perception of the Kingdom of God penetrating me, it is the certainty of touching Jesus.

 

It's Jesus who precedes us, accompanies us, who is close to us, Jesus alone! Let's contemplate this mystery in silence: God is close to every man!

 

Through Him, with Him and in Him,

in the unity of the Holy Spirit,

all glory and honour is yours, Almighty Father,

forever and ever.

 

ACTIO     I commit myself to living out a verse of this passage, the one that struck me most in my meditatio, the one I repeated in my oratio,  I lived as silent prayer and adoration in my contemplatio and  which I now live in my actio.

 

The action I've done changes my heart round and causes a U-turn in my life. What has been meditated becomes life now!

 

I pray with the Liturgy of the Hours, the canonical hour of the day suitable for the specific moment.

 

I conclude my lectio, reciting peacefully the prayer we have learnt from Jesus: Our Father....

 

Bye for now!